La RICCORO nasce nel novembre 2013, attuando da subito una politica che si basa sulla trasparenza e sull’onestà, caratteristiche che non si trovano spesso in questo ramo del commercio.
Da più di 7 anni cerchiamo di esaudire le richieste dei nostri clienti e nella maggior parte dei casi ci riusciamo sempre.
Tutto questo grazie alla nostra competenza e professionalità nel settore, ma anche grazie alla veridicità delle nostre bilance omologate e soprattutto a vista.
Acquistiamo oro, argento, monete, orologi, gioielleria e posateria; in qualsiasi momento potete venire in sede per far valutare i vostri beni, senza alcun impegno e gratuitamente.
Carature dell'oro
Nelle leghe d’Oro il termine carato viene indicato come unità di misura proporzionale alla purezza che quantifica le parti d’oro in una lega su base 24/24. Il carato nelle leghe d’oro equivale ad una parte d’oro su un totale di 24 parti di metallo costituente la lega. Viene abbreviato con le sigle ct o kt o prevalentemente con la sola k spesso affiancata al numero senza alcun spazio intermedio.
8 ct ( 333 parti di oro su 1000 )
9 ct ( 375 parti di oro su 1000 )
10 ct ( 417 parti di oro su 1000 )
12 ct ( 500 parti di oro su 1000 )
14 ct ( 585 parti di oro su 1000 )
18 ct ( 750 parti di oro su 1000 )
9 ct ( 375 parti di oro su 1000 )
10 ct ( 417 parti di oro su 1000 )
12 ct ( 500 parti di oro su 1000 )
14 ct ( 585 parti di oro su 1000 )
18 ct ( 750 parti di oro su 1000 )
I 18 carati sono i più comuni usati in Italia dalle fabbriche e dagli artigiani Orafi per produrre gioielli.
21 ct ( 900 parti di oro su 1000 )
22 ct ( 917 parti di oro su 1000 )
22 ct ( 917 parti di oro su 1000 )
I 21 e 22 carati vengono utilizzati per le Monete tipo Sterlina, Marenghi e altre.
24 ct ( 999 parti di oro su 1000 )
I 24 carati vengono utilizzati per la produzione di Lingotti e alcune Monete.
Esiste un ulteriore timbro che rappresenta la firma identificativa dell’orafo che ha creato l’oggetto.
Questo timbro rappresenta il laboratorio nel quale è stato creato l’oggetto
( Es. tipo “13-AR”, ovvero, Arezzo – fabbrica numero 13 ).
Questo timbro rappresenta il laboratorio nel quale è stato creato l’oggetto
( Es. tipo “13-AR”, ovvero, Arezzo – fabbrica numero 13 ).
Titoli dell'argento
Per titolo si intende la percentuale minima di argento puro presente nella lega metallica che compone un oggetto.
In virtù della bellezza e lucentezza di questo metallo prezioso, sin dai tempi antichi, è stato utilizzato per monete, posate, vasellame, monili e altro.
La maggior parte di gioielli e di oggetti per la casa hanno titolo 800, 835 e 925. Questi numeri indicano la percentuale minima di argento puro che, combinato con altri metalli, compone l'oggetto.
800 ct ( 800 parti di argento su 1000 )
Il marchio 800 indica una composizione garantita di 800 parti minimo di argento puro e di 200 parti massimo di rame e altri minerali.
835 ct ( 835 parti di argento su 1000 )
Il titolo 835 è stato usato per molte monete d'argento, quali le 500 lire con le caravelle coniate dal 1957 dalla Zecca italiana.
925 ct ( 925 parti di argento su 1000 )
L'argento marchiato o punzonato 925, che in inglese è definito Sterling Silver, indica una composizione garantita di 925 parti minime di argento e 75 massime di qualsiasi altro metallo.
999 ct ( 999 parti di argento su 1000 )
I lingotti d'argento che sono in commercio hanno normalmente titolo 999/1000, la lega è composta cioè del 99,9% d'argento puro.
In genere la componente in rame è preponderante tra gli altri metalli usati. Per particolari lavorazioni viene usato nella lega anche lo zinco in percentuali massime dello 0,5%.
I fattori che influenzano la quotazione dell’oro
Innanzitutto, l’oro è presente sul mercato come bene di rifugio.
Si tratta quindi di un bene che mantiene un valore stabile, anche quando si verificano degli episodi gravi a livello politico, sociale, economico.
In questi casi, il valore dell’oro tende a salire.
Il valore dell’oro segue anche alcuni fattori interni al mercato, soprattutto la quotazione del dollaro americano; Il modo classico di misurare il valore dell’oro è esprimendo il prezzo in dollari americani per ogni oncia di metallo, ad esempio $1200/oz (un’oncia equivale a 28 grammi).
A differenza di altre forme d’investimento, l’oro non paga interessi. In un contesto con bassi tassi d’interesse, che normalmente si realizza in periodi d’incertezza economica, l’oro tende a fare bene perché gli investitori tendono ad acquistarne di più perché lo ritengono ottima riserva di valore. Quando tassi d’interesse e rendimenti cominciano a salire, invece, l’oro conosce perfomances peggiori.
Quando il tasso sale, il prezzo dell’oro scende perché gli investitori preferiscono rivolgersi ai titoli di Stato o altri asset collegati ai tassi d’interesse. Il tasso principale è quello definito dalla FED, banca centrale Americana e arbitro chiave dei mercati globali. Anche gli eventi geo-politici giocano un ruolo; in tempi di tensioni internazionali, il prezzo dell’oro può salire visto che gli investitori ne acquistano per ottenere maggiore sicurezza e diversificare il rischio.
Anche i livelli di domanda e offerta sono importanti. Come per tutte le materie prime, la produzione d’oro aumenta e diminuisce nel corso del tempo, così come il livello della domanda. Particolari periodi festivi in Cina e in India provocano un aumento della domanda, perché la tradizione richiede regali in oro.
Per valutare i fattori che influiscono sul prezzo dell’oro bisogna tenere d’occhio anche l’andamento del petrolio, un altro bene il cui valore tende a salire proprio quando
vi sono degli sconvolgimenti socio-politici.
Ecco, quindi, che l’aumento del prezzo del petrolio corrisponde alla diminuzione di valore del dollaro americano; di conseguenza, generalmente, un rialzo del prezzo del petrolio corrisponde al rialzo del valore dell’oro.
Il momento migliore per vendere l’oro non è fissabile a priori.
Fare previsioni sull’andamento del valore dell’oro è aleatorio e complesso ed infatti non sappiamo quanto potrebbe valere fra un mese o un anno.
Si tratta quindi di un bene che mantiene un valore stabile, anche quando si verificano degli episodi gravi a livello politico, sociale, economico.
In questi casi, il valore dell’oro tende a salire.
Il valore dell’oro segue anche alcuni fattori interni al mercato, soprattutto la quotazione del dollaro americano; Il modo classico di misurare il valore dell’oro è esprimendo il prezzo in dollari americani per ogni oncia di metallo, ad esempio $1200/oz (un’oncia equivale a 28 grammi).
Il dollaro americano e il prezzo dell’oro hanno un rapporto inversamente proporzionale; quando il biglietto verde statunitense si apprezza, la quotazione dell’oro scende, poiché il dollaro aumenta il proprio potere d’acquisto. Il prezzo dell’oro scende anche quando aumenta il rendimento dei titoli di Stato, soprattutto i buoni del Tesoro americano a 10 anni, che sono da più parti considerati come il punto di riferimento assoluto del rendimento.
A differenza di altre forme d’investimento, l’oro non paga interessi. In un contesto con bassi tassi d’interesse, che normalmente si realizza in periodi d’incertezza economica, l’oro tende a fare bene perché gli investitori tendono ad acquistarne di più perché lo ritengono ottima riserva di valore. Quando tassi d’interesse e rendimenti cominciano a salire, invece, l’oro conosce perfomances peggiori.
Quando il tasso sale, il prezzo dell’oro scende perché gli investitori preferiscono rivolgersi ai titoli di Stato o altri asset collegati ai tassi d’interesse. Il tasso principale è quello definito dalla FED, banca centrale Americana e arbitro chiave dei mercati globali. Anche gli eventi geo-politici giocano un ruolo; in tempi di tensioni internazionali, il prezzo dell’oro può salire visto che gli investitori ne acquistano per ottenere maggiore sicurezza e diversificare il rischio.
Anche i livelli di domanda e offerta sono importanti. Come per tutte le materie prime, la produzione d’oro aumenta e diminuisce nel corso del tempo, così come il livello della domanda. Particolari periodi festivi in Cina e in India provocano un aumento della domanda, perché la tradizione richiede regali in oro.
Per valutare i fattori che influiscono sul prezzo dell’oro bisogna tenere d’occhio anche l’andamento del petrolio, un altro bene il cui valore tende a salire proprio quando
vi sono degli sconvolgimenti socio-politici.
Ecco, quindi, che l’aumento del prezzo del petrolio corrisponde alla diminuzione di valore del dollaro americano; di conseguenza, generalmente, un rialzo del prezzo del petrolio corrisponde al rialzo del valore dell’oro.
Il momento migliore per vendere l’oro non è fissabile a priori.
Fare previsioni sull’andamento del valore dell’oro è aleatorio e complesso ed infatti non sappiamo quanto potrebbe valere fra un mese o un anno.
di fronte alla caserma dei Carabinieri e accanto alla termoidraulica Ottentoti.
Orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 10:30 alle 19:00